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Rischio sismico in Italia: prevenzione, provvedimenti e linee guida per l’edilizia

rischio sismico

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A causa della sua particolare posizione geografica, l’Italia è una delle nazioni a più elevato rischio sismico del Mediterraneo. Le zone più sismiche del Paese sono quelle appenniniche (Val di Magra, Mugello, Val Tiberina, Val Nerina, Aquilano, Fucino, Valle del Liri, Beneventano, Irpinia), la Calabria, la Sicilia, il Friuli, parte del Veneto e la Liguria occidentale. La Sardegna è la regione a più basso rischio sismico della Penisola.

La prevenzione del rischio sismico in Italia

Presa coscienza dell’elevato rischio che caratterizza il proprio territorio e in seguito ai terribili danni causati dal terremoto in Abruzzo, lo Stato italiano ha emanato nel 2009 un nuovo provvedimento atto ad incentivare la prevenzione sismica su tutta l’area nazionale.

L’articolo 11 del decreto legge n. 39 del 28 aprile 2009 prevede che siano finanziati interventi per la prevenzione del rischio sismico su tutto il territorio nazionale e stanzia 965 milioni di euro in 7 anni. L’attuazione dell’art. 11 è affidata al Dipartimento della Protezione Civile e regolata attraverso ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri.

La cifra stanziata è stata finora utilizzata e sarà utilizzata fino alla fine di quest’anno per studi di microazonazione sismica utili alla scelta delle zone più idonee alla costruzione di nuovi edifici, e per interventi sull’edilizia privata per il miglioramento e il rafforzamento sismico delle strutture. La spesa autorizzata per il 2016 è di 44 milioni di euro.

La classificazione sismica degli edifici in Italia

Tra le novità più recenti vi è l’imminente pubblicazione delle linee guida per la classificazione sismica degli edifici, un testo che introdurrà sei classi basate sul rischio cui è sottoposto un edificio e sul modo in cui esso risponde a un evento sismico. Il documento, redatto da Ingegneria Sismica Italiana e attualmente in fase di controllo e valutazione dal parte degli uffici tecnici del MIT, fornirà un valido supporto nella scelta degli investimenti necessari per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio nazionale.


FONTI

www.protezionecivile.gov.it

www.mit.gov.it

www.ingegneriasismicaitaliana.com

CREDITI FOTOGRAFICI

Terry Philpott