Sono state prorogate fino a fine 2016 le agevolazioni fiscali al 65% per l’efficientamento energetico degli edifici esistenti. Ecco come funzionano e perché conviene usufruirne.
IL PROVVEDIMENTO
Introdotto con la legge finanziaria del 2007, il provvedimento relativo alle agevolazioni fiscali per l’efficientamento energetico consiste oggi in una detrazione pari al 65% dall’Irpef o dall’Ires concessa in caso di esecuzione di interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti.
La detrazione è riconosciuta per le spese sostenute entro la fine del 2016 e riguardanti:
- la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
- il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi);
- l’installazione di pannelli solari;
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
I BENEFICI
Gli interventi di efficientamento energetico, grazie all’incentivo al 65% e al risparmio sui costi di gestione, costituiscono la scelta più saggia per tutte le famiglie desiderose di risparmiare economicamente, incrementare il comfort abitativo della propria casa, aumentare il valore dell’immobile di propria proprietà e salvaguardare l’ambiente.
UN ESEMPIO CONCRETO
Se la famiglia Rossi spende oggi 2.000 € annui per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda, con una spesa di 10.000 € per interventi di efficientamento energetico sostenuti entro la fine del 2016 potrà:
- risparmiare 1.500 € in dieci anni, 9.000 € in quindici anni, 30.000 € in vent’anni e così via, sui costi di gestione della propria abitazione;
- facilmente recuperare la somma spesa per l’intervento energetico: 6.500 € in dieci anni e i restanti 3.500 € in soli sette anni;
Una spesa di 10.000 € per il miglioramento energetico corrisponde infatti a una riduzione dei costi di gestione della casa del 25% circa: 25% di 2.000 € = 1.500 € / annui = risparmio annuale di 500 € a partire dalla messa in atto dell’intervento.